COMPORTAMENTI CORRETTI PER GIOCARE AL SICURO
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus responsabili di varie malattie, che vanno dal semplice raffreddore a patologie più serie, come la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). A causare la malattia denominata Covid-19 è un ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo, il nuovo coronavirus Sars-CoV-2.
Il Covid-19 (dove “Co” sta per Corona; “Vi” per Virus; “D” è iniziale della parola inglese disease che significa malattia e “19” l’anno in cui si è diffuso) è una malattia caratterizzata nell’80% dei casi da manifestazioni cliniche lievi, quali tosse, febbre, anosmia, difficoltà respiratorie, congiuntivite, vomito, diarrea, inappetenza, solo per citarne alcune.
Coloro che hanno più di 65 anni di età e/o con pregressa patologia sono più esposti a sviluppare forme gravi della malattia. I bambini appaiono meno vulnerabili ma possono presentare forme asintomatiche o sintomi lievi ed essere veicolo di infezione.
Indichiamo a seguire le linee guida per le attività di gioco dei bambini e degli adolescenti, mutuate dai documenti ufficiali delle pubbliche autorità, con riferimento alla cosiddetta “fase 2” dell’emergenza Covid-19.
I comportamenti cui si fa cenno di seguito dovranno essere integrati e aggiornati nel tempo, in considerazione delle eventuali nuove indicazioni e raccomandazioni di carattere scientifico e delle determinazioni di carattere nazionale e internazionale, assunte dalle pubbliche autorità in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico.
Le regole anti-Covid
Per ridurre il rischio di contagio all’interno dei gruppi sociali e la possibile diffusione del Covid-19, i bambini e i ragazzi, come gli adulti, devono adottare precise precauzioni igienico-sanitarie:
Rispetto alle misure di protezione è utile ricordare che fino a quando l’evoluzione del contagio impone l’uso della mascherina, quest’ultima:
L’arrivo dei bambini nell’area di gioco, che sia all’aria aperta oppure al chiuso, il tempo che vi trascorreranno e quello dell’uscita, richiedono attenzione specifica, soprattutto in alcuni momenti.
Tutte le attività e le relative regole devono essere proposte come rituali ludici, dal momento dell’igiene delle mani al distanziamento fisico, contenendo, per quanto possibile, la quantità di materiale di gioco utilizzata.
Non si deve raggiungere l’area di gioco, né accedere allo spazio indoor, in caso di sintomatologia del bambino o di un componente del suo nucleo familiare riconducibile a Covid-19.
È opportuno prevedere il controllo della temperatura corporea prima dell’ingresso nello spazio di gioco, anche se all’aperto. In caso di temperatura superiore a 37.5° si deve tornare alla propria abitazione e avviare monitoraggio costante prima di avviare i contatti con le autorità sanitarie per i controlli del caso.
Occorre collaborare con gli insegnanti, gli educatori e con gli altri genitori nel rispetto delle misure organizzative di precauzione adottate, incluso l’eventuale “triage” all’ingresso (compilazione modulo autodichiarazione, lavaggio/sanificazione delle mani, rilevamento della temperatura) e il distanziamento sociale, che non deve mai venire meno.
Si devono evitare assembramenti fra insegnanti, genitori ed educatori e con altri bambini, anche negli spazi esterni.
Per prevenire il possibile contagio da Covid-19 è fondamentale che qualunque persona presenti sintomi che possano far sospettare un’infezione non acceda all’area di gioco. L’insegnate, l’educatore o il genitore deve interrompere subito le attività di interazione e di gioco, informare il responsabile o comunque la persona addetta di riferimento e allontanarsi immediatamente. Quindi deve porsi in isolamento e contattare il proprio medico di Medicina Generale (MMG) per l’eventuale attivazione della sorveglianza sanitaria.
Nel caso in cui i sintomi insorgano in un bambino, si devono subito contattare i genitori o coloro che esercitano la responsabilità genitoriale per il rientro a casa e l’attivazione del medico di medicina generale (MMG) oppure del pediatra (PLS), organizzando nel frattempo una forma di isolamento dal resto del gruppo. La possibilità di continuare o meno le attività e le relative modalità saranno definite dalle competenti autorità sanitarie.
I genitori che si siano recati, da soli o con i propri figli, in zone dove siano stati segnalati casi di infezione o che abbiano avuto contatti diretti con persone risultate positive al Covid-19, devono informare il pediatra di famiglia e rimanere a casa in isolamento volontario per 14 giorni.
Il genitore che abbia timore che il proprio figlio sia stato contagiato non deve recarsi direttamente dal pediatra di famiglia ma deve contattarlo telefonicamente; allo stesso modo non deve raggiungere il pronto soccorso ma chiamare il numero di pubblica utilità 1500 o il numero verde dedicato della regione di appartenenza.
L’ambiente ideale per le attività di gioco dei bambini è all’aperto e dovrebbe essere sempre privilegiato.
Se questa opportunità non c’è oppure le condizioni meteorologiche non lo consentono, si possono utilizzare spazi indoor. Questi ultimi devono però essere sottoposti ad adeguate misure di pulizia e di disinfezione. La pulizia degli ambienti e dei giochi è fondamentale.
Inoltre, è necessario:
Gli spogliatoi, se presenti e utilizzati, dovrebbero essere ripristinati ad ogni cambio di gruppo di gioco, provvedendo alla loro disinfezione. Inoltre, è necessaria un’attenta strutturazione dello spazio a garanzia del distanziamento, tramite posizionamento delle sedute (per i più piccoli) oppure segnalazione delle sedie e/o delle panche da non utilizzare.
Se previsto, il cambio dell’abbigliamento deve essere fatto evitando contatti tra le suole delle scarpe e gli abiti. Le scarpe vanno inserite in una busta di plastica, chiuse e riposte, come pure gli indumenti, all’interno della propria borsa. Nessun indumento, né oggetto personale essere lasciato libero su panche o sedie. All’interno degli armadietti, se presenti, si devono riporre esclusivamente le borse.
Tenere conto dell’età dei bambini è importante per definire le modalità con cui condurli ai comportamenti di rispetto delle precauzioni generali. In ogni caso, le regole da seguire per prevenire il Covid-19 devono essere parte integrante del gioco.
I principi del distanziamento di sicurezza devono essere modulati in maniera differente, sapendo che, in particolare per la fascia di età dei più piccoli, non è sempre possibile garantire il mantenimento della giusta lontananza dai compagni di gioco e con l’insegnate o l’animatore.
In questo senso, e sempre con l’obiettivo di contenere la diffusione del contagio, diventa fondamentale organizzare le attività prevedendo spazi adeguati e piccoli gruppi.
In periodo di rischio infettivo il rapporto numerico tra animatori del gioco e bambini deve essere il seguente:
FASCE D’ETÀ |
RAPPORTO NUMERICOANIMATORE/BAMBINI/ADOLESCENTI |
0 – 5 anni |
1 ogni 5 bambini |
6 -11 anni |
1 ogni 7 bambini |
12 -17 anni |
1 ogni 10 adolescenti |
È preferibile che i gruppi siano formati da bambini/adolescenti provenienti dal minor numero possibile di nuclei familiari. Le attività di gioco devono essere condotte in modo che siano evitati i contatti tra gruppi diversi di bambini, così che nell’eventualità di un caso di Covid-19 la possibilità di contagio sia contenuta e il monitoraggio dei contatti più semplice e rapido.
I giochi devono essere organizzati garantendo la continuità di relazione tra insegnanti, animatori e gruppi di bambini/adolescenti.
In caso di bambini con patologie specifiche e/o con disabilità che li renda più delicati ed esposti, oppure che abbiano un familiare/convivente in condizioni di salute tali da farne soggetto debole a maggior rischio di infezione da Covid-19, è opportuno che il pediatra di famiglia o il medico di medicina generale diano le loro valutazioni cliniche in relazione all’interazione, sebbene cauta e misurata, con i coetanei nel gruppo di gioco.
Gli adulti con responsabilità educative che coordinano i giochi, oltre a osservare le precauzioni generali devono:
Il “Kit Sicurezza” è un contenitore (zaino, borsa, scatola oppure cassetta) al cui interno devono essere presenti gli strumenti per la pulizia e per la disinfezione di tutti i materiali, gli oggetti e gli attrezzi utilizzati per giocare, ossia:
Il Kit deve anche prevedere:
Il Kit sicurezza deve essere disponibile in ogni area di gioco, sia essa all’aperto oppure indoor.
La scuola non garantisce solo la didattica ma è anche ambito fondamentale di apprendimento della socialità e della convivenza. Essa deve poter operare in sicurezza, a protezione di tutti coloro che la vivono quotidianamente: alunni/studenti, insegnanti, educatori, personale.
È dunque fondamentale creare le premesse per un equilibrio solido e sostenibile, evitando nuovi lockdown o comunque il possibile svuotamento delle classi per contagi incontrollati.
La riapertura delle scuole comporta l’applicazione di regole, che insegnanti, educatori e operatori devono tenere presenti:
Come già accennato, per attuare la prevenzione e il contenimento del Covid-19 è bene che l’organizzazione delle attività di gioco, soprattutto, in età pediatrica, preveda piccoli gruppi di bambini.
La composizione di tali gruppi dovrebbe essere sempre la stessa e ogni gruppo dovrebbe preferibilmente essere seguito dai medesimi insegnanti/operatori. In tal modo la sorveglianza sarebbe più sicura e immediata e diverrebbe strumento idoneo per prevenire i contagi all’interno dello stesso istituto scolastico.
Poiché le attività di gioco svolte all’interno della scuola comportano l’interazione con la struttura scolastica occorre attuare tutte le misure previste dalle autorità competenti per questo ambito. Prevalgono quindi sempre le norme anti-Covid-19 predisposte per la scuola, di cui è necessario avere piena e completa conoscenza.
Per approfondimenti:
Ministero dell’Istruzione – Rientriamo a scuola
https://www.istruzione.it/rientriamoascuola/index.html