Giocatori: 2-3.
Materiale: 8-10 birilli (in alternativa coni, scatole rettangolari, o barattoli di caffè) – carta di giornale – nastro adesivo di carta da 3 cm di larghezza – alcuni pennarelli colorati – gessetti.
Se avete scatole rettangolari potete coprirle con carta bianca e personalizzarle, colorandole a vostro piacimento. Oppure, mettete uno sopra l’altro due barattoli di caffè e bloccateli insieme con lo scotch.
Appallottolate la carta da giornale sino ad ottenere una palla di circa 10 cm di diametro. Avvolgetela con il nastro adesivo. Personalizzatela, disegnando con un pennarello. Ripeti l’operazione per la seconda boccia.
Visiva
Far esplorare e riconoscere lo spazio del gioco e creare una condizione favorevole all’ascolto. Avvicinare la linea di tiro ai birilli. Usare una palla con diametro maggiore (possibilmente sonora). Con scotch colorato (molto evidente) creare una linea, larga almeno 5 cm, dalla partenza e sino al primo birillo per favorire la visibilità (per ipovedenti).
Uditiva
Dimostrare e far provare l’esercizio prima di cominciare. Preparare un cartellone illustrato per la comprensione del punteggio. Utilizzare la comunicazione non verbale (mimica facciale, gesti, azione lenta del labiale), conservando il contatto visivo.
Motoria
In base alle caratteristiche e alle potenzialità. Se il bambino è in grado di sostenere la posizione eretta fare assistenza per eventuali difficoltà di equilibrio. Per i disabili in carrozzina: favorire una postura adeguata per realizzare il lancio. Senza carrozzina: favorire posizione del corpo e posture adeguate al suolo (sistemare un materassino e/o supporti) per consentire il lancio.
Chiediamo agli altri partecipanti di eseguire il lancio allo stesso modo del bambino con disabilità. Il gioco diventa inclusivo!
Intellettiva
Raccontare ciò che andremo a fare, anche in maniera fabulata per favorire l’attenzione e la concentrazione. Con scotch colorato (molto evidente) creare una linea, larga almeno 5 cm, dalla partenza e sino al primo birillo, per favorire la comprensione del compito.
Valutare tempi più lunghi nelle risposte e nell’esecuzione delle azioni. Gli adattamenti dovranno considerare e facilitare problemi di equilibrio, direzione e controllo del lancio (ad esempio usare una palla più grande). In caso di autismo, dimostriamo l’esercizio con un gesto ampio e rallentato accompagnandolo con la voce (onomatopee). Creiamo un “rituale” che ripeteremo a ogni lancio.