Giocatori: da 2 a 12
Materiale: pallina di gommapiuma diametro 10 cm (o da tennis ) – racchette con manico corto – guanto in lattice per la mano non dominante – gessetti o scotch per segnare i settori- corda o fettuccia elastica.
Chi dispone di ampi spazi, con un adeguato rapporto adulti/bambini, può organizzare facilmente il gioco su più campi paralleli.
In una palestra scolastica leggermente più grande di un campo di pallavolo si possono realizzare anche 6 campi, impiegando 12 ragazzi nella fase attiva.
Materiale: 1 fettuccia elastica di 10 m – 1 pallina per ciascun campo – racchette – gessetti o scotch – materiale per la sanificazione.
Preparazione: disegna i campi distanziati 2 m l’uno dall’altro. In caso di numero dispari di partecipanti, disegna la zona di attesa (1m2).
Visiva
Far esplorare e riconoscere lo spazio del gioco e creare una condizione favorevole all’ascolto. Per ipovedenti: creare le linee del campo larghe almeno 5 cm con scotch di colore sgargiante. Utilizzare una racchetta a manico corto per favorire la percezione dell’attrezzo. Se necessario, aggiungere impronte sensoriali (o materassini) sul perimetro del proprio campo. Utilizzare una racchetta a manico corto. Usare una pallina con un diametro più grande (possibilmente sonora). Consentire il doppio rimbalzo prima di colpire la pallina. Spiegare continuamente l’azione per infondere fiducia ed evitare preoccupazioni. Anche gli altri giocatori provano il gioco con visibilità ridotta (bendare gli occhi). Il gioco diventa inclusivo!
Uditiva
Evitare rumori di sottofondo per non disorientare gli allievi con protesi acustiche. Dimostrare e far provare l’esercizio prima di cominciare. Concordare segnali gestuali per lo svolgimento del gioco. Utilizzare la comunicazione non verbale (mimica facciale, gesti, azione lenta del labiale), conservando il contatto visivo. Preparare un cartellone illustrato per la comprensione del punteggio.
Motoria
In base alle caratteristiche e alle potenzialità. Al giocatore in carrozzina è consentito il doppio rimbalzo prima di colpire la palla. Utilizzare una palla di gomma più lenta e più grande. Valutare l’assistenza dell’adulto. Se il bambino è in grado di sostenere la posizione eretta valutare eventuali difficoltà del controllo motorio (equilibrio, impossibilità o riduzione di movimento di una parte del corpo, difficoltà nella coordinazione).
Intellettiva
Favorire l’ascolto scegliendo spazi senza riverberi e privi di rumori di sottofondo che possono confondere la percezione e diminuire attenzione e concentrazione. Specificare sempre l’obiettivo dell’attività, facilitando così la comprensione del compito. Valutare tempi più lunghi nelle risposte e nell’esecuzione delle azioni. Provare il gioco prima con le mani e poi con la racchetta.
Utilizzare una pallina più grande e più lenta. Consentire il doppio rimbalzo prima di effettuare il colpo. Dopo l’esecuzione fornire sempre un feed-back immediato. In caso di autismo, dimostriamo l’esercizio con un gesto ampio e rallentato accompagnandolo con la voce (onomatopee). Creiamo un “rituale” che ripeteremo a ogni inizio di azione.