Ascoltiamo e proviamo a casa la danza assieme ai nostri familiari. Invitiamo i nostri amici e amiche al parco, al giardino, in cortile, a scuola per realizzarla insieme.
Disegniamo 6 cerchi di circa 1,5 m di diametro, distanziandoli di 3 m l’uno dall’altro.
Con un maggior numero di partecipanti, ad esempio 12, formiamo due gruppi di 6 bambini ciascuno (per facilitare il distanziamento durante il movimento).
Per i più grandi: al ritmo della batteria marciamo sul posto (come in precedenza). Al suono del clarinetto abbandoniamo il nostro cerchio per raggiungere il successivo, dove continueremo a girare intorno e fare, come nel gioco precedente, l’inversione di marcia.
Visiva
Far esplorare e riconoscere lo spazio del gioco (al posto del cerchio disegnato utilizziamo le funicelle). Sistemare tra un cerchio e l’altro impronte sensoriali di colori sgargianti per sollecitare il bambino ipovedente ad osservare e discriminare. L’accompagnatore guiderà l’azione cantando la melodia. I compagni legano sulla loro maglia (o al polso) un campanellino, al fine di segnalare il loro movimento nello spazio. Spiegare continuamente l’azione per infondere fiducia ed evitare preoccupazioni.
Uditiva
Avvicinare l’allievo al diffusore acustico. Utilizzare, rafforzare la comunicazione non verbale (mimica facciale, gesti, azione lenta del labiale) e il contatto visivo. Sostenere il tempo con il battito dei piedi (al chiuso) per rendere percettibili le vibrazioni al suolo. Battere il ritmo sulla spalla.
Motoria
Favorire la posizione del corpo e le posture (se lascia la carrozzina, ad esempio), sistemando un materassino, con eventuali supporti, per consentire movimenti al suolo. Valutare eventuali difficoltà del controllo motorio (equilibrio, impossibilità o riduzione di movimento di una parte del corpo, difficoltà nella coordinazione). Utilizzare eventuali sostegni deambulatori.
Intellettiva
Favorire l’ascolto scegliendo spazi senza riverberi e privi di rumori di sottofondo che possono confondere la percezione e diminuire attenzione e concentrazione. Chiarire l’obiettivo dell’attività, attraverso la narrazione, favorirà la comprensione del compito. L’insegnante esegue i movimenti della danza. Tutti cantano la melodia della danza con un ritmo più lento. Accompagnare con azioni rallentate in sincronia con la voce. Nel caso di autismo, la ripetizione ritmica di gesti e azioni possono avere esiti rassicuranti.