Giocatori: da 2 a 12.
Materiale: cassa per diffondere la musica (meglio con bluetooth) – smartphone – gessetti (o cerchi).
Per ascoltare il brano: You Tube
Ascoltiamo e proviamo a casa la danza assieme ai nostri familiari. Invitiamo amici e amiche al parco, al giardino, in cortile, a scuola per realizzarla insieme.
Disegniamo 6 cerchi di circa 1,5 m di diametro, distanziandoli di 3 m l’uno dall’altro.
Con un maggior numero di partecipanti, ad esempio 12, formiamo due gruppi di 6 bambini ciascuno (per facilitare il distanziamento durante il movimento).
Giacomo che danza, Giacomo che danza,
con il re di Francia, con il re di Francia,
con il dito in su, con il dito in giù …
lalalalalalalalà!
Quando diciamo: “con il dito in su” bisogna alzare il braccio con l’indice puntato in alto; mentre “con il dito in giù” puntiamo verso il basso toccando una parte del corpo (es.: caviglie).
Visiva
Far esplorare e riconoscere lo spazio del gioco (al posto del cerchio disegnato utilizziamo le funicelle). Sistemare tra un cerchio e l’altro impronte sensoriali di colori sgargianti per sollecitare il bambino ipovedente ad osservare e discriminare. L’accompagnatore guiderà l’azione cantando la melodia. Spiegare continuamente l’azione per infondere fiducia ed evitare preoccupazioni.
Uditiva
Avvicinare l’allievo al diffusore acustico. Utilizzare, rafforzare la comunicazione non verbale (mimica facciale, gesti, azione lenta del labiale) e il contatto visivo. Accompagnare il canto battendo ritmicamente i piedi al suolo (al chiuso) per rendere percettibili le vibrazioni. Battere le mani. Battere il ritmo sulla spalla.
Motoria
Favorire la posizione del corpo e le posture (se lascia la carrozzina, ad esempio), sistemando un materassino, con eventuali supporti, per consentire movimenti al suolo.
Valutare eventuali difficoltà del controllo motorio (equilibrio, impossibilità o riduzione di movimento di una parte del corpo, difficoltà nella coordinazione). Utilizzare eventuali sostegni deambulatori.
Intellettiva
Favorire l’ascolto scegliendo spazi senza riverberi e privi di rumori di sottofondo che possono confondere la percezione e diminuire attenzione e concentrazione. Chiarire l’obiettivo dell’attività, attraverso la narrazione, favorirà la comprensione del compito. L’insegnante esegue i movimenti della danza. Tutti cantano la melodia della danza con un ritmo più lento. Accompagnare con azioni rallentate in sincronia con la voce. Valutare tempi più lunghi nelle risposte e nell’esecuzione delle azioni. Nel caso di autismo, la ripetizione ritmica di gesti e azioni possono avere esiti rassicuranti.