Giocatori: da 4 a 8.
Materiale: gessetti, materassino, panca, 12 coni, 4 ostacolini (o coni con bastone), 8 palloni (tipo volley o minibasket), 4 cerchi.
Possiamo utilizzare aree di diverso tipo (palestra, parco, cortile, ecc.) di 10/15 x 20/25 m.
Ogni percorso ha la sua originalità e i suoi obiettivi di apprendimento, in funzione delle caratteristiche degli esercizi, dello spazio e del materiale disponibile, delle capacità dei partecipanti.
Modifichiamo la modalità di superamento o sostituiamo una o più prove. Esempi:
Realizzare il gioco con 2 squadre da 4 giocatori ciascuna. Una squadra resta in attesa del proprio turno. Sommare i tempi realizzati da ciascuno dei 4 componenti della squadra, suddividere il totale per 4 per ottenere il tempo finale. Vince la squadra che realizza il percorso nel tempo più breve
Visiva
Far esplorare e riconoscere lo spazio del gioco e le diverse postazioni. Adattare, modificare le prove. Es.: prova 3 superare l’ostacolo camminando; prova 4: saltare in lungo in cerchi disegnati a terra; prova 6: eseguire la variante. L’accompagnatore guida il bambino lungo tutto il percorso. Sistemare sul percorso impronte sensoriali di colori sgargianti per sollecitare il bambino ipovedente ad osservare e discriminare. Spiegare continuamente l’azione per infondere fiducia ed evitare preoccupazioni. Usare un pallone sonoro. Facciamo provare a tutti il percorso bendati con l’accompagnamento. Il gioco diventa inclusivo!
Uditiva
Evitare rumori e grida di sottofondo che creano disorientamento, soprattutto in presenza di apparecchio acustico. Usare cartelli con indicazioni ben visibili (frecce, avvisi, stop, ecc.) per facilitare la comprensione del percorso. Utilizzare la comunicazione non verbale (mimica facciale, gesti, azione lenta del labiale) e il contatto visivo. Preparare un cartellone per i risultati ottenuti.
Motoria
In base alle caratteristiche e alle potenzialità. Valutare eventuali difficoltà del controllo motorio (equilibrio, impossibilità o riduzione di movimento di una parte del corpo, difficoltà nella coordinazione). Utilizzare eventuali sostegni deambulatori. Adattare, modificare alcune prove. Es.: prova 3 superare gli ostacoli camminando; prova 4: saltare in lungo in cerchi disegnati al suolo; prova 6: eseguire la variante diminuendo l’altezza della funicella e valutare il lancio a una mano.
Per i disabili in carrozzina: valutare l’assistenza dell’accompagnatore e adattare le prove. Due esempi: prova 3: zig zag tra funicelle; prova 6: eseguire la variante.
Intellettiva
Favorire l’ascolto scegliendo spazi senza riverberi e privi di rumori di sottofondo che possono confondere la percezione e diminuire attenzione e concentrazione. La narrazione favorirà la comprensione del compito. Illustrare il percorso con schemi, disegni, vignette per favorire la memorizzazione. Valutare tempi più lunghi nelle risposte e nell’esecuzione delle azioni. Diminuire il numero delle prove. Gli adattamenti dovranno considerare e facilitare problemi di equilibrio, direzione e controllo delle andature e considerare, facilitare e compensare le difficoltà relative ai problemi del lanciare e afferrare. Nel caso di autismo, dimostriamo l’esercizio con un gesto ampio e rallentato accompagnandolo con la voce (onomatopee). Inoltre, la ripetizione ritmica di gesti e azioni possono avere esiti rassicuranti.